Il pareggio contro il Cagliari è stato solo l’ultimo dei risultati negativi che il Napoli ha collezionato nel corso della stagione: il giornalista Fabio Caressa critica l’atteggiamento della squadra e di alcuni giocatori
Non sembra essere bastato neanche un altro cambio di allenatore, con l’arrivo di Francesco Calzona. Nell’ultima giornata del campionato di Serie A il Napoli ha trovato un altro passo falso, con il pareggio arrivato in extremis in casa del Cagliari dopo una brutta partita, che però gli azzurri stavano per portare a casa.
Il gol di Victor Osimhen è stato infatti vanificato prima da due errori di Matteo Politano e Giovanni Simeone, che hanno impedito agli azzurri di raddoppiare il vantaggio, e poi da un sanguinoso buco lasciato da Juan Jesus che, a trenta secondi dalla fine, ha permesso a Zito Luvumbo di sfruttare un lancio che non sembrava affatto pericoloso e trovare la rete del definitivo 1-1.
Le difficoltà riscontrate anche dopo il secondo cambio di allenatore in stagione sembrano confermare l’idea di chi, sia quando sulla panchina azzurra sedeva Rudi Garcia che durante il breve e disastroso ritorno di Walter Mazzarri, riteneva che la colpa di questo campionato decisamente al di sotto delle aspettative non fosse interamente dell’allenatore.
Secondo una larga fetta della tifoseria, infatti, anche i giocatori avrebbero smesso di dare il massimo e di dimostrare la voglia di vincere e di affermarsi che li aveva portati, solo un anno fa, a cannibalizzare il campionato, dominando dalla prima all’ultima giornata e battendo tutte le altre 19 squadre almeno una volta durante la grandiosa cavalcata Scudetto.
Sembra essere dello stesso avviso anche Fabio Caressa, giornalista e noto telecronista che, in un intervento a Sky Sport durante la trasmissione Sky Calcio Club, ha voluto dire la sua sul momento degli azzurri, ribadendo che, per quanto importante, la figura dell’allenatore non è fondamentale come invece molti in Italia pensano.
“I giocatori del Napoli dovranno prendersi le proprie responsabilità. Era solo Garcia a far giocare Raspadori a destra e a togliere dal campo Kvaratskhelia? Ora Calzona fa le stesse cose. Parliamo sempre dei calciatori come se fossero giocatori di un biliardino, con gli allenatori che li muovono da fuori. Non sono pupazzi, ma uomini, e il Napoli ne è la prova: ha cambiato tre allenatori quest’anno e stiamo vedendo come sta andando. I giocatori devono anche aiutarsi da soli, guardiamo Kvaratskhelia, che non salta più un uomo manco per finta. Va bene l’allenatore, va bene il problema col rinnovo, ma porca miseria volete spiegarmi perché non salta più l’avversario?!”. Queste le parole del telecronista, che sono sicuramente destinate a far discutere tifosi azzurri e non.
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