‘Attaccato a tubicini’: incubo tumore per un idolo dei tifosi. Ecco tutti i particolari del dramma che tiene con il fiato sospeso l’Italia
Uno spettro si aggira per gli stadi, i palazzetti, i campi da gioco e le palestre del Bel Paese, uno spauracchio subdolo e pericoloso, un ‘killer silenzioso’ che aggredisce alle spalle cogliendo di sorpresa: il tumore.
Sono ormai tanti, troppi, gli sportivi che hanno pagato con la vita il loro personale ‘match’ con una patologia tumorale: Sinisa Mihajlovic, morto di leucemia, e Gianluca Vialli, stroncato da un tumore al pancreas, solo per citare i più noti.
E per scongiurare lo stesso tragico epilogo dei due ex campioni doriani un altro idolo dei tifosi lotta strenuamente, ‘attaccato a tubicini’, per non darla vinta all’ospite indesiderato. Parliamo della stella del basket Achille Polonara, ala della Virtus Bologna e della Nazionale italiana, che lo scorso 9 ottobre ha scioccato tutti comunicando che si sarebbe sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere una neoplasia testicolare scoperta pochi giorni prima.
Virtus Bologna, il dramma di Achille Polonara: “Non sono guarito al 100%”
Nell’intervista concessa a ‘La Repubblica’, tra l’altro, Polonara ha fatto il punto della situazione sulle sue condizioni di salute dopo il tumore che lo ha aggredito all’inizio della stagione in corso: “Non sono guarito al 100%, ogni 6 mesi dovrò fare una tac. Ma è molto bassa la possibilità che questo tumore possa tornare dopo la chemio”.
Poi i dettagli della cura che fanno rabbrividire chi non è avvezzo alle tremende dinamiche connesse alle patologie tumorali: “Ho fatto un solo ciclo, 7 sedute. Dalle 8 alle 15 ero attaccato a tubicini che iniettavano liquidi, dal cortisone alla boccetta per non far venire le nausee”, le parole dell’ala virtussina che ha indossato la fascia di capitano dell’Italbasket nel vittorioso match degli Azzurri contro l’Ungheria nell’ambito della prima finestra delle qualificazioni a Eurobasket.
Dunque, anche se il tumore che lo aggredito non è del tutto debellato, Polonara ha tutta l’intenzione di chiudere alla grande questa stagione apertasi con la sgradita sorpresa della diagnosi di tumore e con il conseguente stop forzato per alcuni mesi. Anzi, come confessato a ‘La Repubblica’, l’ala della Virtus Bologna ha una ‘voglia matta’ di vincere quello scudetto che ha solo sfiorato in due occasioni.
L’ala azzurra, che ha vinto in Spagna, Turchia e Lituania, è andato vicino al tricolore nella stagione 2014-15 quando con la sua Reggio Emilia, dove militavano anche campioni del calibro di Rimantas Kaukenas e Darjus Lavrinovic, si è arreso solo in gara 7 delle finali contro la Dinamo Sassari. Stesso esito nella stagione 2018-19 quando a infrangere, alle LBA Finals, il sogno tricolore di Polonara (che allora militava nella Reyer Venezia) è stata ancora una volta la Dinamo Sassari.
Come andrà a finire in questa stagione al momento ovviamente non è dato sapere ma quel che è certo è che tutti i tifosi di basket, senza distinzione di fede cestistica, fanno il tifo per Polonara perché piazzi il canestro decisivo nella sua ‘finale’ più importante, quella contro il tumore.