Un lutto gravissimo ha colpito un club italiano con la scomparsa di uno storico dirigente, che per anni aveva fatto benissimo come direttore generale
Tutti i tifosi e gli addetti ai lavori della squadra sono rimasti scioccati dalla notizia arrivata nelle ultime ore. Oltre ad essere un professionista esemplare era anche una persona stimata da tutti. Una gravissima perdita per il futuro.
Il calcio italiano è di nuovo in lutto per la scomparsa di una figura molto importante nel suo contesto locale. Nel corso di questi mesi i tifosi azzurri hanno dovuto fare i conti con le scomparse di grandi personaggi come Gigi Riva e Giacomino Losi, bandiere di Cagliari e Roma e di un calcio che non esiste più.
Di certo non era mai arrivato a questi livelli Silvano Raspollini, ma come dirigente ci ha sempre saputo fare, ed era cresciuto con il pallone di quell’epoca. Il direttore generale della Sancascianese aveva 75 anni e si è spento nella giornata di sabato 2 marzo.
Una perdita incredibilmente importante per la società di San Casciano, nella provincia fiorentina. Un club nato nel 1955 e considerato strategico per la formazione di tanti ragazzi toscani che da lì aveva compiuto il salto verso palcoscenici più importanti.
Lutto nel calcio italiano, è scomparso Silvano Raspollini: una vita nella Sancascianese
Raspollini ricopriva da tanti anni un ruolo molto importante all’interno della squadra e tutti lo consideravano un riferimento sia dal punto di vista organizzativo che, soprattutto, umano ed affettivo.
Silvano Raspollini non era solo il direttore generale della Sancascianese ma un tuttofare nel club di via Garibaldi. Chiunque avesse a che fare con la società toscana doveva passare da lui. Nell’impianto sportivo si occupava di tutto, dalla segreteria ai documenti, dalle maglie alla gestione della lavanderia. Un riferimento centrale e imprescindibile a cui tutti volevano bene, dai giocatori ai tifosi.
Questo suo lavoro certosino non era passato inosservato anche all’interno della Lega Nazionale Dilettanti che nell’ottobre del 2022 aveva deciso di premiarlo a Roma, in occasione della cerimonia di consegna delle Benemerenze Sportive. Per lui era stato un riconoscimento ai 40 anni di carriera da dirigente. Era partito come direttore sportivo dei gialloverdi e poi era salito nei quadri dirigenziali alla posizione di direttore generale, occupata sino agli ultimi giorni di vita.
La Sancascianese ha voluto ricordarlo con una nota molto sentita: “Il dolore è troppo grande per trovare le parole. Il nostro direttore generale ci ha lasciato. Ciao Silvano. Forza Sanca. Sempre”.