Dopo il ko contro il Napoli, Max Allegri è di nuovo sulla graticola. Il tecnico livornese rischia grosso: ecco l’indizio per l’addio
Nel calcio ciò che davvero conta sono i risultati. Tutti si riempiono la bocca di progetti tattici, programmazione e cicli ma basta un paio di ko per gettare tutto alle ortiche all’insegna del bartaliano “è tutto sbagliato, è tutto da rifare”.
Vale per i club che lottano per non retrocedere così come per il più blasonato di tutti, quella ‘Vecchia Signora’ uscita con le ossa rotte dal ‘Maradona’, teatro del big match contro (ancora per poco) i campioni d’Italia del Napoli.
Un ko, per 2-1, che ha lasciato l’amaro in bocca ai bianconeri anche per come è maturato: la Juventus, forzando la propria natura tattica, ha comandato il gioco creando più nitide occasioni da gol – tra cui il palo scheggiato da Vlahovic – dei padroni di casa per poi essere tradita da Daniele Rugani, match winner contro il Frosinone, che all’ultimo secondo si è divorato il gol del possibile 2-2.
E quando le cose non girano per il verso giusto, come vuole una regola non scritta del calcio, a pagare per tutti è l’allenatore, nello specifico Max Allegri la cui panchina traballa pericolosamente.
Max Allegri, panchina in bilico: torna l’Allegriout
L’ex tecnico rossonero non è particolarmente amato dai tifosi bianconeri per via della sua filosofia di gioco speculativa e sparagnina (il “corto muso”, ossia vincere anche di un’incollatura), motivo per il quale quando vengono meno i risultati, Max Allegri inevitabilmente finisce nel mirino dei supporter della ‘Vecchia Signora’.
A conferma, mentre la Juventus perde terreno rispetto alla capolista Inter -15 i punti di ritardo dai nerazzurri – e sente sul collo il fiato del Diavolo – che la tallona a meno 1 – nei social torna l’hashtag Allegriout, segno che il sentiment verso l’allenatore bianconero è di nuovo mutato.
Un indizio che in un’epoca come quella attuale in cui le piazze social e virtuali fanno più rumore di quelle fisiche di certo la dirigenza bianconera non sottovaluta tanto da non escludere il divorzio dall’allenatore livornese a fine stagione nonostante un altro anno di contratto a 7 milioni di euro netti.
Ma chi eventualmente al suo posto? Il club bianconero è stuzzicato dall’idea del ritorno di Antonio Conte ma segue con molta attenzione Thiago Motta, il condottiero del Bologna dei miracoli, quarto in classifica e con una striscia aperta di 7 risultati utili di cui 6 vittorie.
Dunque, per l’eventuale dopo Allegri la ‘Vecchia Signora’ sarebbe indecisa tra l’usato sicuro e il nuovo che avanza, quel Thiago Motta che è tra i più interessanti tecnici della ‘nouvelle vague’ tanto da interessare anche alle altre big, in primis il Milan in caso di addio a Pioli.