Il patron, ancora impegnato a sfogliare la margherita per la scelta dell’allenatore, starebbe spingendo per il grande ritorno
“Certi amori non finiscono”, direbbe Antonello Venditti parafrasando una sua celebre canzone. E mantenendosi fedeli alla citazione, sarebbe coerente anche aggiungere che “fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Tutto vero, anzi tutto possibile. Ma già che l’ipotesi sia un qualcosa di dibattuto, che sta animando le voci di mercato degli ultimi giorni, nessuno lo avrebbe creduto fino a qualche settimana fa.
Invece, non smentendo la sua fama di uomo abituato alle sorprese e ai colpi di scena che ormai regolarmente regala ai suoi tifosi, Aurelio De Laurentiis un pensierino ce lo sta facendo eccome. Sta pensando di far tornare a casa l’uomo che per primo avvicinò il Napoli al sogno scudetto.
L’uomo dei 91 punti, ma anche quello che se ne andò sbattendo la porta, logorato da un rapporto che si era guastato anche per via della beffa di fine stagione, nel 2018. Quando gli azzurri sembravano poter finalmente dare sostanza ai loro sogni vincendo il tricolore. Nulla di fatto. Ci avrebbe poi pensato Luciano Spalletti, 5 anni dopo, a far esplodere di gioia la piazza.
Oggi, 2024, grazie a delle congiunzioni astrali che vedono il club azzurro a caccia di un nome prestigioso per la propria panchina, e il vulcanico allenatore ai ferri corti con la sua società d’appartenenza, ecco che il matrimonio potrebbe celebrarsi una seconda volta.
Napoli-Sarri, si può: le rivelazioni di Moggi
Intervenuto a Radio Crc, nel corso della trasmissione ‘Si Gonfia la Rete’, Luciano Moggi, ex Direttore Generale della Juve ma anche storico ex dirigente del club azzurro, ha fornito delle interessanti indiscrezioni a proposito del ritorno di Maurizio Sarri all’ombra del Vesuvio. Ecco le sue parole.
“Era fin troppo evidente che De Laurentiis stesse pensando a Sarri. È stata una mossa giusta quella di prendere Calzona, perché se avesse preso un altro allenatore avrebbe dovuto esonerare il terzo in un anno“, ha esordito Moggi.
“Sarri non voleva alcun dirigente al suo fianco. Il buon Tare, che ha sempre tenuto i libri in ordine e tenuto alta la classifica, non andando d’accordo con Maurizio, ha dato le dimissioni. Lotito vuole i risultati ed ha ragione anche perché gli erano stati assicurati. Questo ha condizionato il cammino della Lazio per tutta la stagione e ora sono venute alla luce le magagne. Le dichiarazioni di Sarri danno dimostrazione di una sofferenza in atto”, ha concluso.
IL CALCIOMERCATO NON FINISCE MAI:
Non perdere nemmeno un colpo scarica l’app di Calciomercato: CLICCA QUI