Il calcio italiano italiano è ancora una volta in lutto e stavolta a passarsela male sono i tifosi della Lazio: la sua scomparsa ha reso triste un popolo intero
Ci sono talenti che scrivono la storia del calcio a suon di grandi giocate, di quelle che indirizzano le partite e i campionati. E così diventano idoli di un’intera tifoseria, che non fa altro che aspettare di esultare di fronte a gesti tecnici notevoli e spesso decisivi.
La vita di Andrea Guadagnoli, soprattutto nella prima parte, è iniziata su questa scia, nel periodo in cui prometteva tanto vestendo la maglia della Lazio. Parliamo di una mezzala di qualità che è arrivato a giocare nella Primavera guidata da Alessandro Nesta e Marco Di Vaio, due che poi ce l’hanno fatta, arrivando ai massimi livelli nel campionato italiano e anche dopo l’avventura nella Capitale. Andrea non ha avuto la stessa fortuna, un po’ perché uno su mille ce la fa, un po’ a causa di un terribile infortunio che l’ha limitato alle porte dell’esordio in prima squadra.
Il suo percorso nel calcio è andato avanti nelle serie minori, dato che ha messo a referto diverse presenze in Serie D e si è distinto anche nelle giovanili del Football Club Rieti, in quel caso come tecnico.
Addio a Guadagnoli, ex Lazio e grande amante dello sport
Per tutte queste ragioni, l’annuncio della sua morte prematura il 9 marzo scorso ha scosso i tifosi più accaniti del club di Claudio Lotito, che non possono smettere di ricordarlo nelle ultime ore.
Nella sua vita non c’è stato solo il calcio, dato che si dedicava spesso e volentieri al padel e alla corsa. È stato proprio durante una partita di padel che l’ha colto un malore sabato pomeriggio a Rieti: sono subito stati chiamati i soccorsi, ma non c’è stato niente da fare. Guadagnoli se n’è andato a soli 51 anni scuotendo l’intero mondo dello sport, che proprio non si aspettava di doverlo salutare così presto.
La notizia è stata terrificante in tutta la comunità di Rieti, a cui era molto legato e per cui ha fatto tanto, soprattutto a livello sportivo. Ancora adesso sono ore drammatiche da superare, come quando una persona speciale se ne va prima del tempo, con la certezza che l’ex centrocampista non potrà essere dimenticato tanto facilmente.