L’annuncio arriva in diretta e gela la Juventus: panchina a rischio, va nella big. Ecco cosa sta succedendo in casa bianconera
Cinque punti nelle ultime sei partite è il magro bottino della Juventus. Un rendimento che non può soddisfare una ‘Vecchia Signora’ che ha come proprio mantra “l’unica cosa che conti è vincere”.
Oltretutto, i bianconeri sono stati superati in classifica dai rossoneri che dopo una lunga rincorsa hanno messo la freccia ed effettuato il sorpasso. Momento no, dunque, per la Juventus e di riflesso per il suo timoniere Massimiliano Allegri che vede la propria panchina vacillare sempre più pericolosamente.
Il management bianconero si guarda intorno alla ricerca dell’eventuale erede del tecnico livornese ma anche su questo fronte arriva la doccia fredda, con tanto di annuncio in diretta: un allenatore nel mirino della Juve è pronto ad abbandonare la pista bianconera per andare in un’altra big internazionale.
La ‘Vecchia Signora’ è ormai una nobile decaduta e dal fascino sfiorito. Un tempo chiunque avrebbe fatto carte false pur di sedersi sulla sua panchina, ora non è più la prima scelta. La pensa così, ad esempio, Carlo Nervo, ex calciatore ed ex sindaco, dal 2009 al 2014, del suo paese d’origine, Solagna, e attualmente imprenditore nel settore del mobile.
Ai microfoni di TvPlay, Nervo si è espresso sul futuro di Thiago Motta, accostato ai bianconeri, al Milan e al Barcellona. Ebbene, l’ex calciatore, tra le altre, proprio del Bologna ha le idee chiare: “Non conosco personalmente Thiago Motta ma mi pare una persona molto intelligente, si vede dal comportamento mai fuori dalle righe. Lo vedrei bene al Barcellona, ha anche già giocato lì, alla Juve non lo vedrei bene”.
Difficile dare torto a Carlo Nervo: l’idea di calcio del tecnico italo-brasiliano poco si sposa con il credo di un club per il quale il risultato ha la precedenza su tutto. Discorso diverso per il Barcellona che, come il suo eterno rivale Real Madrid, non si accontenta di vincere ma ambisce a farlo in maniera spettacolare, con i commentatori e i suoi tifosi che guardano ai punti in classifica, ai trofei conquistati e al fatturato stagionale di gol.
Ecco perché il calcio offensivo e spumeggiante di Thiago Motta si adatta meglio alla filosofia di gioco del Barcellona che, non a caso, per il dopo-Xavi segue con attenzione anche Roberto De Zerbi, altro tecnico che fa della cifra estetica del gioco proposto dalle sue squadre (attualmente è sulla panchina del Brighton) il suo punto di forza.
Tuttavia, l’ex felsineo ha poi leggermente corretto il tiro precisando: “Logicamente se fossi in lui rimarrei a Bologna perché ha intrapreso un percorso e può solo migliorare”. Staremo a vedere se il diretto interessato sarà della stessa opinione dell’ex primo cittadino di Solagna.
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