Atletico Madrid-Inter continua a far discutere per un gravissimo errore che avrebbe potuto cambiare l’andamento del match
L’Italia del calcio non ha portato nessuna squadra italiana ai quarti di finale di Champions League: dopo Lazio e Napoli, eliminate rispettivamente da Bayern Monaco e Barcellona, è uscita anche l’Inter. I nerazzurri non sono riusciti ad avere la meglio sull’Atletico Madrid in un match, quello di ritorno, terminato ai calci di rigore.
Il club spagnolo, dopo essere passato in vantaggio, ha avuto il merito di trovare l’uno a uno con Griezmann: è stato poi Depay l’autore del gol che ha portato il match ai supplementari. Alla fine la qualificazione si è decisa ai calci di rigore con ben tre errori da parte dei giocatori nerazzurri, l’ultimo di Lautaro.
Una partita che, anche a distanza di giorni, continua ad essere al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica a causa di un gravissimo errore sia dell’arbitro sia del VAR. L’episodio in questione è la strizzata di Thuram alla parti intime di Savic con il difensore dell’Atletico rimasto a terra e l’attaccante nerazzurra salvato da un cartellino rosso che Marciniak avrebbe dovuto estrarre.
Come riportato da Fanpage, il gesto di Thuram rientra nei criteri della condotta violenta: “Un calciatore si rende colpevole di condotta violenta quando usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario in mancanza di contesa per il pallone”.
A questo bisogna aggiungere anche la seconda parte della norma che condanna l’attaccante nerazzurro: “Inoltre, un calciatore che, in mancanza di contesa per il pallone, colpisce deliberatamente con le mani o le braccia un avversario o qualsiasi altra persona sulla testa o sul volto è colpevole di condotta violenta, a meno che la forza usata sia irrilevante“.
La reazione di Savic fa capire come Thuram non abbia usato una forza irrilevante visto anche il punto in cui il centravanti ha colpito il difensore dell’Atletico Madrid.
Una situazione che doveva essere punita con il cartellino rosso. Marciniak doveva essere chiamato al VAR per poi espellere l’attaccante nerazzurro. Ciò non si è verificato e, proprio per questo, bisogna considerare quello dell’arbitro (e del suo collega varista) un gravissimo errore. Alla fine la svista arbitrale non ha influito sul risultato dal momento che l’Atletico Madrid ha staccato il pass per i quarti di finale ma l’Inter avrebbe dovuto giocare il secondo tempo supplementare in dieci uomini.
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