Situazione non facile a Milanello dopo l’ultimo ko a Bergamo: non solo la panchina anche la società comincia a vacillare
Un inizio di campionato complesso, dove nella maggior parte delle partite non si è visto quel Milan che tutti i tifosi si aspettavano. Il recente ko a Bergamo per mano dell’Atalanta ha, probabilmente, chiuso definitivamente un già complicato discorso scudetto.
Troppa la distanza di punti dalle prime quattro iniziali, troppa la differenza di qualità tra i rossoneri e le altre interpreti: se squadre come Inter, Lazio, Napoli e Atalanta hanno messo in campo in più di una occasione grande solidità, sia offensiva che difensiva, il Milan ha invece palesato un deficit di attenzione oltre a una incapacità di stare dietro gli avversari. Qualche positiva parentesi, come quella di Madrid, non può di certo andare a migliorare un inizio di stagione incredibilmente difficile.
E ora a rischiare non è solo Paulo Fonseca, ma anche la società. Le notizie in merito a una cessione di quote da parte di Gerry Cardinale, seppur smentite da RedBird, continuano a ronzare negli uffici di Milanello.
I tifosi rossoneri oramai potrebbero aspettarsi di tutto, e non solo per quanto riguarda la situazione di campo. La prossima sfida di Champions League, in programma il prossimo martedì 11 dicembre, potrebbe essere decisiva per Fonseca, ma in generale a rischiare è anche la dirigenza guidata da Cardinale e che vede al suo interno anche Zlatan Ibrahimovic.
Stando a quanto riporta la ‘Repubblica’, Cardinale il prossimo febbraio 2025 potrebbe lasciare il suo ruolo credendo una parte delle proprie quote del club al fondo Elliot, nei cui confronti il patron italo-americano dovrà restituire un prestito di 693 milioni entro il prossimo agosto. Si parla di una cessione del 30% delle quote, e ciò renderebbe di nuovo proprietario proprio il fondo Elliot che a quel punto rivoluzionerebbe tutto il comparto tecnico.
Sono solo supposizioni, RedBird ha smentito più volte ma è innegabile che il malumore dei tifosi potrebbe coinvolgere anche il tanto discusso Zlatan Ibrahimovic, consulente della società statunitense. In caso di addio di Cardinale, anche Ibra sarebbe costretto a lasciare il ruolo, finendo poi per coinvolgere anche e Fonseca e il resto del suo staff. Insomma, una situazione a dir poco esplosiva, semmai dovesse accadere cambierebbe totalmente il destino del Diavolo.
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