Il racconto di un episodio davvero brutale e pesante capitato in casa Juventus, con allenatore e calciatore venuti quasi alle mani.
Quando si guarda una partita di calcio, sia allo stadio dal vivo che dalla televisione, ciò che ci si aspetta è uno spettacolo fatto di sport, giocate tecniche e situazioni emozionanti. Ma spesso tutto questo è accompagnato anche da umori negativi, nervosismi e toni fin troppo accesi, soprattutto quando c’è tanto agonismo e rivalità in campo.
Basti pensare agli scontri diretti tra le big o ai derby cittadini, partite che comportano quasi sempre un’alta dose di tensione tra i protagonisti, enfatizzati anche dalla rivalità tra tifosi. Ma c’è un episodio, venuto a galla nelle ultime ore, che paradossalmente non riguarda uno scontro tra rivali. Bensì una faida interna consumatasi in casa Juventus qualche anno fa.
Di recente è tornata alla luce una forte discussione, sfociata quasi in una rissa, avvenuta tra le mura dello spogliatoio bianconero. Protagonisti del fatto due personaggi che hanno legato per anni la propria storia alla Juve: da una parte Massimiliano Allegri, ex tecnico delle Zebre, dall’altra Leonardo Bonucci, storico difensore ed ex capitano.
Bonucci, che ha da poco dato l’addio al calcio giocato a 37 anni di età, ha raccontato i malumori e la situazione scomoda in un’intervista piuttosto corposa rilasciata a Prime Video. Impossibile dunque non chiedergli come andò veramente con mister Allegri, visto che tutti i tifosi ricordano l’esclusione durissima da Porto-Juve di Champions e lo sgabello di Bonucci in tribuna.
La sua versione parla di una lite cominciata nel finale di Juventus-Palermo del 2017: “C’era Marchisio in campo, rientrava da un lungo infortunio e dopo 60′ era cotto. Lui non voleva uscire, allora feci segno ad Allegri: cambia l’8 perché è morto. Dopo cinque minuti cambia invece Sturaro con Rincon e io gli feci gesti di disappunto. Lui allora mi mandò a fanc**o, mi disse ‘pensa a giocare, sei co****ne’ e qualcosa del genere, i filmati confermano”.
La situazione si riscaldò a fine partita: “Ero furioso, scagliai Landucci (il vice) che mi voleva bloccare, entrai nello spogliatoio e mi attaccai con Allegri finché non ci separammo. Volevo spiegargli cosa intendevo dire in campo, ma le cose si erano spezzate. Saltai il Porto ma la società mediò per farmi tornare a giocare, dissero che ero un patrimonio del club e che Allegri era in scadenza. Poi rinnovò prima della finale di Cardiff…Tra noi si era rotto qualcosa“.
Un episodio che fu il preludio all’addio di Bonucci, che decise di andare via dalla Juventus in estate accettando la chiamata del Milan per 42 milioni. Un altro passaggio a vuoto, visto che l’azzurro fu un flop e decise di tornare a Torino solo un anno dopo, cercando di fare pace con Allegri.
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