Vlahovic e Kolo Muani, la differenza tra i due calciatori e perché Thiago Motta ha una predilezione per il francese

A volte nel calcio la differenza tra due giocatori non si misura solo nei numeri, ma anche nel tipo di impatto che hanno sul gioco e sulla squadra. Questo sembra il caso di Dusan Vlahovic e Randal Kolo Muani alla Juventus.
Nonostante il serbo sia il più “tradizionale” dei centravanti, con la sua potenza fisica e la capacità di finalizzare, è stato proprio il francese, arrivato nel mercato di gennaio, a ritagliarsi un ruolo da protagonista sotto la guida di Thiago Motta. Ma cosa spinge l’allenatore a preferire costantemente Kolo Muani rispetto a Vlahovic, nonostante la maggiore esperienza del serbo e il suo spiccatissimo fiuto per il gol?
In primis, Kolo Muani è un centravanti che, pur essendo più giovane e meno consolidato rispetto al serbo, dimostra una maggiore capacità di incidere sul gioco collettivo.
Già nelle prime uscite in bianconero, ha impressionato con il suo atteggiamento dinamico e la sua capacità di contribuire in maniera decisiva anche senza segnare. In realtà, il suo impatto sul gioco non si limita solo al reparto offensivo. Muani è capace di partecipare attivamente alla costruzione della manovra, dando un supporto costante ai centrocampisti e ai compagni di squadra.
Questo lo rende un elemento fondamentale per la Juventus, dove Thiago Motta cerca non solo il finalizzatore, ma anche il giocatore che sappia fare gioco, partecipando a tutte le fasi di costruzione. Dal punto di vista delle statistiche, la differenza tra i due attaccanti è piuttosto evidente.
Kolo Muani e Vlahovic: le statistiche a confronto
Kolo Muani ha una percentuale di tiri in porta più alta rispetto a Vlahovic (67% contro 37%), con una conversione tiri in gol che tocca un sorprendente 41,67%, contro il 14,75% del serbo. Nonostante abbia giocato meno partite, Muani ha anche una percentuale maggiore di dribbling riusciti, segno della sua mobilità e della sua capacità di muoversi in modo più fluido in campo. Ma ciò che davvero fa la differenza per Thiago Motta è il lavoro che Kolo Muani fa per la squadra, al di là dei numeri.

Se confrontiamo le heatmap delle ultime partite in cui entrambi i giocatori hanno segnato, risulta chiaro il motivo per cui Muani sia diventato un titolare fisso per l’allenatore.
Mentre Vlahovic tende a concentrarsi sulla zona centrale e la parte destra dell’attacco, cercando principalmente la conclusione diretta, Kolo Muani è un “uomo ovunque”, che copre ampie aree del campo, facendo da raccordo tra centrocampo e attacco.
Questa sua capacità di spostarsi, fare da riferimento per i centrocampisti e aprire spazi per i compagni è un aspetto che Vlahovic, pur essendo un finalizzatore naturale, non riesce a replicare con la stessa efficacia. Eppure, nonostante i numeri e il lavoro che Kolo Muani riesce a fare per la squadra, non è stato tutto facile per lui.
La scelta di Motta: all-in su Kolo
Dopo un inizio stellare con 5 gol in 3 partite, il francese ha attraversato un periodo di calo, con un digiuno di gol che dura ormai da settimane. Eppure, anche senza segnare, Muani continua a rimanere una figura centrale nell’attacco bianconero, proprio grazie alla sua capacità di integrarsi nel gioco collettivo. In più, la Juventus sta puntando su di lui anche per il futuro, mentre la situazione di Vlahovic è sempre più incerta, con voci di mercato che lo danno lontano da Torino a partire dall’estate.
La scelta di Motta sembra chiara: preferire un giocatore che possa offrire più alla squadra non solo in zona gol, ma anche in fase di costruzione, è fondamentale. Vlahovic resta un attaccante di grande talento, ma Kolo Muani, con la sua mobilità, il suo lavoro senza palla e la sua capacità di supportare l’intero reparto offensivo, si sta dimostrando il centravanti ideale per il gioco di Motta.