Il tecnico croato, fresco di assunzione di incarico a Torino, ha già puntato il suo ex giocatore: il prezzo è stato già fissato
Giusto 12 mesi fa, era il 18 marzo del 2024, Igor Tudor veniva chiamato dal patron della Lazio Claudio Lotito a sostituire Maurizio Sarri, destituito dal suo ruolo di allenatore dei biancocelesti dopo i deludenti risultati della scorsa stagione.

L’esperienza, sebbene condita da una media di due punti esatti a partita in campionato ma anche da un derby perso contro la Roma di De Rossi, è stata contraddittoria. Soprattutto per sopravvenute divergenze in termini di programmi futuri col vulcanico patron dei capitolini. A fine stagione, il 5 giugno, Il croato ha rassegnato le sue dimissioni, restando a guardare fino all’inaspettata chiamata della ‘sua’ Juve, che lo ha chiamato a fare da traghettatore, con licenza di rinnovo, al posto dell’esonerato Thiago Motta.
Come noto, in caso di qualificazione alla prossima Champions League, l’ex difensore centrale vedrà il suo accordo coi bianconeri, per ora in scadenza il 31 luglio del 2026, automaticamente rinnovato. Anche se la dirigenza piemontese ha dalla sua la possibilità di rescindere unilateralmente l’accordo pagando una penale di ‘soli’ 500mila euro.
Nulla toglie però che, qualora il croato convincesse tutti alla Continassa, Tudor potrebbe essere non solo l’allenatore della Juve del presente, ma anche di quella del futuro. In questo caso, nella sua personale lista della spesa, c’è un giocatore già alle sue dipendenze nella sua fugace avventura alla Lazio.
Tudor ha già fatto il primo nome: 60 milioni sul piatto
Sono bastati solamente due mesi abbondanti di lavoro insieme per convincere Tudor, che di professione faceva il difensore centrale nella vincente Juve di Marcello Lippi, per convincere lo slavo della bontà di un calciatore classe 2000 ancora militante nella società biancoceleste.

Si tratta di Mario Gila, lo spagnolo ex Real Madrid arrivato a Roma nell’estate del 2022 per soli 6 milioni. Già nel mirino di Inter e Milan, che per motivi differenti ma non dissimili, sono chiamati ad un restyling del loro reparto arretrato in vista della prossima stagione, l’iberico è ancora in qualche modo ‘legato’ contrattualmente al club merengue.
Come spesso accade coi giovani ceduti prematuramente all’estero (il caso di Nico Paz è emblematico), Florentino Perez ha mantenuto una percentuale del 50% sulla futura rivendita del difensore spagnolo. Questo ovviamente obbliga la Lazio ad alzare il prezzo richiesto per la partenza del nativo di Barcellona.
Tradotto in termini pratici, Tudor dovrà chiedere a Giuntoli di staccare un assegno di 60 milioni per convincere Lotito a privarsi del suo calciatore senza incassare un utilissimo tesoretto di mercato.