Il mondo del calcio italiano perde un grande protagonista: ufficiale l’addio a soli 31 anni. Ecco tutti i particolari
Ci apprestiamo a vivere un emozionante finale di stagione. In campionato il duello scudetto tra l‘Inter e il Napoli si fa sempre più serrato così come la lotta per conquistare un posto nella prossima edizione della Champions League.

In quella in corso l’Inter è approdata in semifinale dove se la vedrà con il Barcellona in una riedizione dell’incrocio del 2010, la stagione del triplete (i tifosi nerazzurri sono autorizzati a fare gli scongiuri…). Anche la Fiorentina è sbarcata in semifinale di Conference League, per il terzo anno consecutivo, dove affronterà gli spagnoli del Betis Siviglia.
Insomma, il calcio italiano torna a fare la voce grossa in Europa, tuttavia il clima euforico per un rush finale di stagione che promette scintille è rovinato dall’ufficializzazione di un doloroso addio a soli 31 anni.
Andrea Conti si ritira a 31 anni: “Smetto, ho perso la speranza”
Andrea Conti getta la spugna. Il terzino plasmato da Gasperini all’Atalanta e poi approdato al Milan tra tante aspettative a 23 anni, con la ciliegina della convocazione in Nazionale da parte di Gian Piero Ventura, dopo un anno trascorso da svincolato e i con i problemi fisici che continuano a tormentarlo, ha annunciato il suo ritiro a soli 31 anni: “Non ce la faccio più“.
È il triste epilogo di un calvario iniziato il 15 settembre del 2017, 10 giorni dopo il suo debutto in Nazionale nel vittorioso match contro Israele, quando il legamento crociato anteriore del suo ginocchio sinistro fece crac. Tornato in campo dopo sei mesi, il 27 marzo del 2018 si ruppe di nuovo lo stesso ginocchio finendo ancora sul tavolo operatorio. Da allora Conti ha visto raramente il rettangolo verde tra Milan, Parma e Sampdoria, la sua ultima squadra.

Motivo per il quale, come detto, Andrea Conti ha detto basta con il calcio. Del resto, scendere in campo non gli procurava più gioia: “Mi trascinavo, non ero più io. Sono esausto, sono anni che combatto con problemi fisici, infortuni e delusioni. Sono svincolato da un anno e negli ultimi tre ho giocato appena nove partite. Bisogna essere consapevoli della propria situazione, io non ce la faccio più e questa sarà la mia decisione definitiva: smetto. Ho perso la speranza“.
Ma Andrea Conti ha deciso di appendere le scarpette al chiodo anche perché, come ha confessato nell’intervista rilasciata a ‘fanpage.it’, si sente abbandonato dal mondo del calcio: “Per questo sono stato male a lungo. Il calcio è un mondo che mi ha preso, coccolato e poi allontanato e dimenticato. In tante cose sono stato lasciato solo, soprattutto da chi diceva di volermi bene. Anche perché penso sia facile aiutarti quando giochi al Milan, in nazionale e va tutto bene. È diverso quando cadi, lì si vede chi ti sta vicino veramente. E io queste persone le conto sulle dita di una mano, purtroppo…”.